Dopo molti anni di “onorato” servizio le tre norme tecniche, utilizzate come base per realizzazione degli impianti di distribuzione del gas, sono state sostituite da nuove revisioni. Recentemente e sotto la responsabilità del CIG, che ne ha curato i lavori di redazione, sono state emesse da UNI le seguenti norme:
UNI 9034:2020 Tubazioni per la distribuzione del gas con pressione massima di esercizio (MOP) minore o uguale 0,5 MPa (5 bar) – Materiali e sistemi di giunzione
UNI 9165:2020 Infrastrutture del gas – Condotte con pressione massima di esercizio minore o uguale a 5 bar – Progettazione, costruzione, collaudo, conduzione, manutenzione e risanamento
UNI 9860:2020 Infrastrutture del gas – Condotte con pressione massima operativa non maggiore di 0,5 MPa (5 bar) – Impianti di derivazione di utenza del gas – Progettazione, costruzione, collaudo, conduzione, manutenzione e risanamento
Vediamo, di seguito, le principali novità apportate da questi nuovi documenti tecnici che, ricordiamo, sono cogenti in quanto citati nel D.M. 16-4-2008. del Ministero dello sviluppo economico – Regola tecnica per la progettazione, costruzione, collaudo, esercizio e sorveglianza delle opere e dei sistemi di distribuzione e di linee dirette del gas naturale con densità non superiore a 0,8 (Pubblicato nella Gazz. Uff. 8 maggio 2008, n. 107, S.O.).
- UNI 9034
Probabilmente è quella che ha subito un processo di revisione più profondo delle tre. Già nello scopo è introdotto il concetto che i prodotti utilizzabili nel gas devono essere dichiarati dal fabbricante aventi un MOP come richiesto dal progetto e devono essere in grado di resistere ad una pressione MIP ed STP (Maximum Incidental Pressure e Site Test Pressure) come individuati dal progettista, in precedenza era considerato solo il MOP. Dal punto di vista redazionale sono state inserite molte tabelle per facilitare il riscontro dei requisiti dei prodotti e dei sistemi di giunzione utilizzabili. Per la prima volta e per quanto riguarda le giunzioni saldate (acciaio e polietilene) vi è un riferimento relativo ai requisiti delle saldature che devono essere conformi alla UNI EN ISO 5817 per l’acciaio e UNI EN 16296 per le saldature del polietilene. Le giunzioni meccaniche a serraggio (raccordi a compressione) devono far riferimento alla ISO 17885 e anche i giunti di transizione (es.: metallo-plastica) sono stati definiti sia sulla base delle prove indicate nella norma europea UNI EN 1555-3 (per giunti ottenuti mediante stampaggio ad iniezione) che secondo la UNI 9736 (per giunti ottenuti mediante l’uso di tubi in PE uniti meccanicamente a tubi in metallo). Il lato metallico di questi giunti è stato uniformato sia nel caso di estremità filettata che nel caso di estremità per saldatura (piana o smussata). Ancora, la flangia metallica utilizzata per il collegamento di elementi in polietilene con altri, deve essere conforme alla ISO 9624 ed, infine, particolare enfasi è stata data alla documentazione tecnica che il fabbricante dei prodotti deve rendere disponibili:
– le dichiarazioni di conformità devono essere redatte secondo le indicazioni della UNI CEI EN ISO/IEC 17050
– i certificati di esecuzione delle prove di fabbrica (minimo 2.2 o 3.1)
– le istruzioni d’uso in accompagnamento ai prodotti (secondo il Testo Unico sulla Sicurezza n° 81)
Completa la nuova versione della norma una appendice che fornisce informazioni per i materiali, i sistemi di giunzione, ecc. da utilizzare nel caso in cui l’impianto abbia delle caratteristiche tecniche tali da farlo rientrare nel campo di applicazione della Direttiva per le Attrezzature a Pressione PED. Anche in questo caso si tratta di una prima volta.
- UNI 9165
Nel campo di applicazione della norma è stato introdotto anche il risanamento delle condotte esistenti con riferimenti alla serie delle norme tecniche ISO 11299 (Polietilene). Per la prima volta si fa uno specifico riferimento ad una progettazione che deve tener conto della particolarità sismica del nostro territorio Nazionale e si rimanda alla Linea Guida n° 13 emessa da CIG. E’ richiesta in fase di progetto una particolare cura nella determinazione della reale pressione di funzionamento delle condotte, garantendo che il valore minimo di pressione di progetto non sia inferiore a quanto indicato nella norma UNI/TR 11631. Il paragrafo relativo ai requisiti della protezione contro la corrosione (protezione catodica) è stato ampiamente rivisto e suddiviso per categorie di tubo: acciaio, rame e ghisa sferoidale.
Infine, anche il paragrafo dedicato alla prova di tenuta in pressione è stato riscritto ed ampliato con l’inserimento di una tabella che indica, in funzione della classificazione dell’impianto, il livello minimo della pressione di prova del medesimo.
- UNI 9860
Anche per la norma UNI 9860 e per la prima volta vi è uno specifico riferimento alla possa di impianti di derivazione d’utenza in zone sismiche ed in particolare, poiché i tubi dell’allaccio d’utenza sono collegati ad un edificio, il requisito tecnico da rispettare è quanto indicato nelle NTC 2018 d’intesa con il progettista strutturale. Inoltre, in un altro paragrafo è specificato che il passaggio delle tubazioni dal terreno ad un edificio dotato di sistemi antisismici (es.: giunti isolatori e/o dissipatori) debba essere realizzato mediante l’uso di particolari giunti.
Come già per la UNI 9165, una nuova tabella facilita l’interpretazione del requisito relativo alla pressione ed alla durata della prova di tenuta dell’impianto d’utenza. Due nuovi paragrafi relativi alla messa in esercizio e fuori esercizio ed al risanamento della derivazione completano la nuova revisione della norma tecnica.
In generale questi nuovi documenti fanno più riferimento alle norme europee e questa vocazione è già evidente dal titolo dove, nel caso delle UNI 9165 e UNI 9860, vi si trova come campo di applicazione le “Infrastrutture del gas” chiaro riferimento al Comitato Tecnico Europeo CEN/TC234 “gas infrastructure”.