Plastitalia è un’azienda leader nel settore della lavorazione della plastica e questo implica  che lo stabilimento sia completato da una lista infinita di attrezzature e tra queste possiamo ricordare: macchine di stampaggio e tornitura, robots, carrelli elevatori, attrezzature di laboratorio, piscine riscaldate per i collaudi dei prodotti, ecc. ecc. In fin dei conti possiamo certamente dire che la fabbrica è sempre affamata di energia.

Un altro fatto è che distribuiamo in tutto il mondo “oggetti di plastica”, oggetti di lunga durata e non monouso e i nostri prodotti contribuiscono al benessere delle persone, essendo perlopiù utilizzati nella costruzione di condotte idriche, per acqua potabile o per l’agricoltura, o per la distribuzione di energia sotto forma di gas combustibili, ecc.

Non possiamo nascondere che questi due fatti: elevato consumo energetico e fabbricazione di oggetti in plastica, hanno un forte impatto sull’ambiente, e per questo il Cda di Plastitalia ha recentemente preso alcune decisioni che vanno nella direzione di minimizzare il più possibile tali impatto.

Il primo atto è stato quello di commissionare uno studio di Life Cycle Assessment (LCA) ad un’azienda altamente specializzata con l’obiettivo di individuare ogni possibile fonte di spreco energetico e, di conseguenza, eliminarlo o ridurlo.

Plastitalia aderisce a POLIECO il Consorzio italiano per il recupero dei rifiuti di polietilene. Per ogni kg di materiale lavorato paghiamo il canone dovuto che sarà utilizzato dal governo italiano per ridurre la quantità di PE nell’ambiente.

“Dulcis in fundo” e nonostante la crisi energetica che imperversa in questi giorni, Plastitalia ha firmato un contratto per la fornitura di energia elettrica verde (100%) più costosa di quella normale.

Il nostro impegno per l’ambiente si basa sui fatti. Investiamo molte risorse in questo aspetto produttivo perché la terra in cui tutti viviamo deve essere confortevole oggi e, soprattutto, domani.